Cari studenti, genitori, insegnanti, personale Ata,
la situazione dei contagi da Coronavirus sta diventando più difficile e delicata. Alcuni ragazzi e alcuni professori sono risultati positivi o si trovano in quarantena. Fortunatamente nessuno con importanti problemi di salute. Altri sono nel frattempo rientrati a scuola. A tutti loro va innanzitutto il nostro pensiero affettuoso e la nostra vicinanza. E' una situazione che sta diventando una routine con la quale convivere e che stiamo provando a gestire nel miglior modo possibile.
La nostra scuola ha mantenuto finora una linea chiara, quella della difesa forte della scuola in presenza, ritenendo che fare educazione stando fisicamente insieme sia un valore irrinunciabile e non paragonabile a quello della didattica a distanza. Non vogliamo venir meno ai principi che ci ispirano, ma non possiamo non tenere conto del mutato quadro in cui ci troviamo. Alla ricerca di un difficile punto di equilibrio, abbiamo deciso di mantenere in presenza le lezioni curriculari e di fare online, da lunedì 26 ottobre fino al termine dell’emergenza, le riunioni degli organi collegiali (consigli di classe, collegi, dipartimenti). Si svolgeranno online anche le elezioni dei rappresentanti di classe dei genitori di fine ottobre con modalità che comunicheremo nei prossimi giorni e i ricevimenti delle famiglie, che partiranno a novembre in data da definire. Vorremmo avviare in presenza anche alcune attività pomeridiane (oltre alla scuola di Cinema e alla preparazione alle certificazioni di inglese che sono già partite), ma ci riserviamo di prenderci ancora 10-15 giorni di tempo per valutare l’evolversi della situazione. Se ci saranno le condizioni per farlo, alcuni corsi, sia pure in misura più limitata rispetto al passato, si svolgeranno in presenza, altrimenti si effettueranno online. Ma potremmo pensare di rimandarne l’avvio più avanti, eventualmente anche nel secondo quadrimestre. Nei prossimi giorni daremo comunicazioni in merito.
E’ chiaro che siamo in una situazione in continua evoluzione, che richiede sangue freddo e buon senso da parte di tutti. Noi cercheremo di fare la nostra parte, adottando provvedimenti e misure che tengano conto delle diverse esigenze. Ci tengo a ribadire che la scuola, pur con le sue debolezze e le difficoltà di gestire grandi numeri di persone, rimane uno dei luoghi più controllati e più sicuri per i ragazzi e per gli adulti. Crediamo pertanto che, se il quadro epidemiologico da Coronavirus dovesse peggiorare ancora, le misure da adottare dovrebbero prima riguardare quei contesti fuori controllo che sono ampiamente documentati dai social e dai media, cercando di preservare il più possibile la scuola aperta. La chiusura della scuola dovrebbe rappresentare una decisione estrema da assumere solo se arrivassimo in prossimità del lockdown. Istruzione e lavoro sono due valori che andrebbero difesi fino all’ultimo momento possibile.
Infine un’ultima considerazione. Molti in questi giorni chiedono provvedimenti estremi da parte delle autorità. Nei momenti di difficoltà e di crisi torna sempre purtroppo la voglia dell’uomo forte e delle misure autoritarie. Ma non è così che si risolvono le cose. Le questioni collettive si risolvono attraverso l’assunzione di responsabilità da parte di ognuno di noi. In questi mesi moltissimi italiani ne hanno dato prova, altri no. Non possiamo però pensare, con l’arrivo dell’inverno, di stare ancora mesi e mesi in lockdown. Per uscire da questa situazione servono maggiore consapevolezza e comportamenti più corretti.
La vignetta di Biani, riferita al Governo ma che pone una questione più generale, è in questo senso illuminante. Qualcuno preferisce "essere menato" piuttosto che assumersi le proprie responsabilità. E’ la metafora del rischio che stiamo correndo. Cedere all’autoritarismo è un pericolo che non possiamo permetterci. La democrazia si salva se supera i momenti difficili con la forza dei suoi valori. La scuola e la società intera devono rimanere presidi di libertà, di rispetto delle regole e di educazione al senso civico. Noi cercheremo di farlo e chiediamo a tutti di fare altrettanto.
Ludovico Arte, Dirigente Scolastico Istituto Tecnico per il Turismo “Marco Polo” di Firenze