Gentili insegnanti, studenti, genitori, personale Ata,
com'è noto, il Dpcm 3 novembre 2020 impone la didattica a distanza al 100%, salvo poche eccezioni, fino al 3 dicembre 2020. Nessuno può prevedere gli sviluppi futuri dell'epidemia da Coronavirus, ma è ragionevole pensare che l'attuale situazione proseguirà almeno fino alle vacanze di Natale. Naturalmente tutti speriamo che il numero dei contagi cominci presto a calare e che si risolvano le problematiche legate ai trasporti, in modo da poter rientrare a scuola il prima possibile. Il Marco Polo cercherà di mobilitarsi per chiedere il ritorno alla scuola in presenza.
Per il momento dobbiamo gestire questa fase di didattica a distanza nel migliore dei modi. Mi permetto, anche alla luce di quanto emerso in un recente collegio dei docenti e di alcuni dialoghi con studenti e genitori, di fare alcune raccomandazioni.
- E' fondamentale porre particolare attenzione alle dimensioni emotive e relazionali. Tutti stiamo vivendo momenti difficili ed è importante che tra insegnanti e studenti si rafforzino segni reciproci di attenzione e vicinanza. La scuola è una comunità e deve dimostrarlo soprattutto nelle situazioni di crisi come questa.
- Serve sviluppare un dialogo costante tra insegnanti e studenti per trovare modalità e tempi di attuazione della Didattica a Distanza che tengano conto delle esigenze di tutti.
- A distanza, ancora più che in presenza, è necessario che tra insegnanti e studenti si crei un rapporto di fiducia. Gli insegnanti dovranno considerare le situazioni di oggettivo disagio in cui si trovano molti ragazzi e i ragazzi dovranno tenere un atteggiamento responsabile, affrontando questa fase con impegno e correttezza.
- Salvo particolari problemi tecnici, i microfoni e le webcam dovrebbero essere costantemente accesi per favorire le relazioni tra compagni di classe e con gli insegnanti e agevolare la realizzazione di lezioni più interattive e partecipate.
- Le scelte finali sulla didattica (contenuti, metodologie, modalità di verifica, valutazioni) spettano naturalmente agli insegnanti. La libertà di insegnamento è un diritto costituzionalmente riconosciuto e tutti, a cominciare dal dirigente scolastico, sono tenuti a rispettarla.
- La didattica a distanza presenta elementi delicati sul piano della privacy. La riservatezza che caratterizza le lezioni in aula e che crea una relazione "intima" tra insegnanti e studenti andrebbe salvaguardata anche a distanza, in condizioni oggettivamente diverse. Pertanto è importante che insegnanti e studenti collaborino per gestire al meglio questa particolare situazione all'interno di una cornice relazionale di correttezza e rispetto reciproco. Ed è altrettanto importante che l'atteggiamento di correttezza e rispetto lo tengano anche le famiglie, esprimendo il proprio punto di vista nelle forme opportune e non interferendo con la relazione educativa tra insegnanti e studenti.
- E' necessario che il personale Ata, in una situazione come questa in cui il lavoro ordinario è fortemente ridotto, collabori per effettuare gli interventi straordinari che consentano di rendere la scuola più bella e funzionale.
Ci attende un periodo difficile, che richiede collaborazione e senso di responsabilità da parte di tutti. Dobbiamo impegnarci a portare avanti il discorso educativo nel miglior modo possibile e continuare a offrire ai nostri ragazzi una scuola accogliente e di qualità. Il percorso che stiamo realizzando per fare del Marco Polo un laboratorio di idee proseguirà incessantemente perché nessun virus può privare i ragazzi del diritto all'istruzione o impedire il processo di rinnovamento di una scuola.
Un caro saluto a tutti
Ludovico Arte, Dirigente Scolastico Istituto Tecnico per il Turismo "Marco Polo" di Firenze