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    Una Simmetria

    Guardo un mio riflesso
    perché è come se parlassi ad uno specchio
    ma senza che quello che dico mi torni indietro
    e ci sono giorni in cui non mi piace guardarmi
    e altri invece ci passerei le ore
    davanti ad un pezzo di vetro
    che non mi mostra le mie sembianze
    ma ciò che ho dentro
    solo che è chiuso
    distante
    diviso da una trasparente lastra fragile
    e la distanza tra me e il mio riflesso
    è la dimensione di una pietra
    gettata sul punto esatto
    che faccia frantumare
    in mille pezzi
    ciò che ci divide
    tu la chiami gabbia
    perché sei chiuso là dentro
    e hai paura di uscire
    alla luce che vedi attraverso il vetro
    e che pensi possa scottarti
    e sai la verità
    che ciò che alla fine vedi non ti scotterà
    ma che non è semplice uscire quando già ti sei bruciato
    ma un giorno capirai
    guarderai attraverso e vedrai ciò che forse potrà proteggerti
    e che alla fine accettare un riparo
    non è peggio che rimanere là dentro
    e frantumerai tutto
    oppure ti volterai di spalle
    e spegnerai il riflesso
    costruendo attorno a te mura
    attraverso le quali non potrò più guardare
    e non saprò più chi sei
    cambierò
    e diventerò una persona diversa
    che mai ha voluto chiedere niente
    ma che dovrà iniziare a chiedere agli altri
    chi davvero è
    se non più aria nei tuoi polmoni
    o lacrime sul tuo viso.

    (Svetlana Innocenti, 4M)