martedì 28 giugno
dalle ore 19.00
Sport è partecipazione, rispetto delle regole e dell'avversario, sport è anche veicolo di integrazione, conoscenza dell'altro e di se stessi. Sport è apprendimento, disciplina e curiosità. Dedicarsi allo sport con passione aiuta le ragazze e i ragazzi ad avere fiducia nelle proprie capacità, a scoprirle e coltivarle con rigore, lo sport diventa anche scuola di legalità e benessere, una vera palestra di vita che ha come obiettivo la costruzione di una comunità sana e positiva in cui crescere.
Lo sport diventa anche uno spazio per fare politica in modo concreto, per allenare i ragazzi alla fiducia che il mondo può essere migliore di così.
A parlare di questi temi abbiamo invitato il Cosimo Guccione, assessore allo sport del Comune di Firenze, il Centro Storico Lebowski che da anni si distingue nell'immaginare e realizzare un'altra idea di sport democratico e animato da valori di pace, condivisione e inclusione. Ci saranno allievi e docenti della scuola Penny Wirton fondata da Eraldo Affinati per rispondere a una necessità sempre più pressante: permettere ai migranti, giunti in Italia in condizioni spesso drammatiche, di riuscire a comunicare. Una scuola di volontari che si basa su un rapporto uno a uno per avere un dialogo il più possibile efficace e umano.
Il Marco Polo ospita la sede fiorentina della scuola e gli allievi, per lo più provenienti dall'Africa e dal Bangladesh saranno coinvolti in una partita di calcio che vedrà affrontarsi due squadre composte da studentesse, studenti, docenti del Marco Polo e chiunque voglia partecipare a questa sfida all'insegna del divertimento e del dialogo tra culture differenti.Tra i giocatori Bakari Jobe scappato dal Gambia, il suo paese, a 15 anni, è arrivato in Italia, nel giugno 2015, a poco più di 17 con una storia molto dolorosa, ma anche fortunata di riscatto e integrazione anche grazie al calcio.