Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    lettera3

    OGGI, in televisione viene trattato un solo argomento: quello del famoso “Coronavirus” o “Covid-19”. Come se oggi al mondo ci fosse solo questo di problema. Il Covid-19 ha sconvolto tutti, facendoci dimenticare di tutti gli altri problemi, come se fosse un’apocalisse che porterà alla distruzione di tutto e tutti. Io penso che l’Italia, essendo un Paese coeso e unito, rispettando le normative emanate dal governo, possa combattere questo maledetto virus che ci costringe a restare in casa, invece di stare con queste belle giornate fuori all’aperto. Oggi, scriviamo nei cartelloni “Andrà tutto bene” o “Finirà presto” non pensando però a tutte le vite perdute in questi giorni. So che può sembrar strano ma questo virus creerà un enorme scatafascio della società. Sì ok, torneremo alla vita di prima ma con quel pizzico di sconforto, angoscia, paura che possa tornare. C’è chi ci ha aiutato, persino “i colpevoli del tutto”, e chi ci ha voltato le spalle. Io in questo periodo sono molto affaticato anche dalla noia perché sono costretto a rimanere in un luogo chiuso dove non riesco a rivelare la mia personalità, ma per il bene dell’Italia sono motivato a farlo. “Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci domani. Fermiamoci oggi per correre più veloci domani.” (Giuseppe Conte); “Il virus ci ha insegnato una cosa: in un mondo che vuole innalzare muri, la natura ci ha dimostrato che i confini non esistono.” Detto questo #IORESTOACASA

    Mirco Nelli, studente 2D, 16 marzo 2020