Ci siamo, siamo ormai arrivati all’ultima parte di quest’anno scolastico.
Sinceramente, quest’anno sembra essere passato molto velocemente, sembra che tutto si sia concentrato in un rapido giro di qualche settimana.
Potrei anche essere il solo a pensarla così, ma questo è come ho vissuto questo periodo.
Se dovessi guardarmi indietro e ripensare a tutto ciò che racchiude questo ultimo periodo, mi vengono in mente tante esperienze, ricordi e parole che trovano spazio nella mia mente.
Parole per provare a descrivere cos’è stato questo ultimo anno per me.
E se dovessi sceglierne una tra le tante sceglierei la parola “transizione”.
Quest’ultimo anno scolastico è stato un anno di transizione, il mio anno di transizione.
La scuola è stato in particolare il luogo dove mi sono formato, il luogo dove il ragazzo che ero si è trasformato in un giovane adulto.
La scuola che mi ha fatto da maestra, maestra di vita.
La scuola come principale banco di prova per il mondo, per il mondo che è là fuori ad aspettarmi.
Sembra strano a dirlo, ma ho vissuto tutto questo cambiamento all’interno di me nel miglior modo possibile, ho cercato di rubare tutti i piccoli segreti alla vita e provare a farne tesoro.
È stato un anno che difficilmente scorderò, che terrò segretamente nel mio libro personale dei ricordi
Ora, però, è il momento di guardare avanti e pensare a ciò che compone il nostro presente, il mio presente. Mi aspetta un ultimo mese pieno di progetti ed esperienze da fare, sia a scuola che fuori.
Situazioni entusiasmanti.
Non mi resta che buttarmi in questo mese e godermi al massimo tutto ciò che mi aspetta.
Manca solo l’ultimo sprint, l’ultima frazione di tempo nel quale dare tutto.
Come per un maratoneta che ha davanti gli ultimi 100 metri.
Sono fiero di ciò che sono stato e del mio cambiamento. Non vedo l’ora di vedere cosa avrà in serbo per me il futuro. Stando sempre attento a non fare false partenze.
Niccolò Brunori, 4D