Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    lettera5

    Era ormai da metà gennaio che sentivamo parlare di Corona Virus, ma noi lo consideravamo come un problema non nostro. Invece eccoci, chiusi in casa per cercare di sfuggire al contagio di questo Virus. Il 4 marzo quando arrivò l’avviso che tutte le scuole sarebbero state chiuse ancora non mi rendevo conto della gravità della situazione, anzi ero felice…  pronta ad uscire tutti i giorni, “tanto non c’è scuola!” pensavo. Poi, due giorni dopo, mentre mi trovavo su un autobus per tornare a casa, do un colpo di tosse, tutte le persone si girano verso di me e mi guardano male. Allora mi sono resa conto di quanto questo virus facesse paura alle persone. Fa paura! Ad essere sinceri ora fa paura anche a me, perché anche il solo pensiero che questo Virus possa portarmi via il sogno di partire per un anno negli Stati Uniti o che possa portarmi via persone care… mi fa rabbrividire.

    Perciò #iorestoacasa .

    Giulia Garzi, studentessa 3E, 15 marzo 2020