Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    lettera31

    Buongiorno,mi chiamo Federico e frequento la classe 5H della succursale dell'istituto.

    Non avendo avuto altre occasioni del genere per divulgare una mia riflessione sulla situazione di questi ultimi tempi,ho pensato che questa sezione del sito potesse essere un luogo adatto per attuare questo mio commento a riguardo.
     
    Ormai questi 5 anni di scuola superiore sono quasi finiti e mi dispiace davvero tanto che la situazione abbia cambiato il percorso annuale in svolgimento.
    Non tanto per quanto riguarda le lezioni o qualsiasi altra cosa riguardante la parte didattica dell'anno 
    (difatti ,seppur diversamente, tutto ciò che ruota intorno all'istruzione ne abbiamo a che fare comunque anche durante questo periodo di reclusione)
    Ma quello che questo periodo mi ha veramente segnato è stato l'aspetto umano e la possibilità di vivere la propria vita quotidiana come siamo sempre stati abituati nella società di tutti i giorni fino ad adesso. Mi manca il non poter rivedere i miei amici,le mie amiche, ma questo non dal punto di vista di compagni e compagne di classe, ossia non di ritornare semplicemente alla "vita scolastica di tutti i giorni",ma loro mi mancano dal punto di vista umano. Perché non è la stessa cosa vedere virtualmente delle persone o in questo caso degli amici cari e perdipiú senza avere la possibilità di distaccarsi dal contesto scolastico parallelo, piuttosto che avere la possibilità di rivedere loro nuovamente dal vivo senza la pressione della comunicazione a distanza e con la possibilità di riavere un contatto riavvicinato e di conseguenza un rapporto più reale e veritiero.
    Io spero ancora nella possibilità di poter concludere questo periodo in una maniera più somigliante possibile a come siamo sempre stati abituati, di poter celebrare la fine dell'anno scolastico insieme ai miei amici e amiche.
    Mi dispiacerebbe dover concludere l'anno semplicemente salutando testualmente i miei amici e amiche e congedarsi in maniera astratta e magari perdersi di vista senza neanche essersi rivisti almeno una volta dopo il 4 di marzo.
    Ultima cosa ma non per importanza.
    Questa improvvisa situazione mi ha anche impedito di proseguire la mia esperienza nel corso di cinema che la sede aveva organizzato,e che io tanto adoravo. Sarebbe stato un sogno,dopo quelle due prime lezioni a febbraio poter proseguire la mia esperienza in questa splendida arte all'interno di quella tanto aspettata occasione,e magari... Un giorno a fine dell'anno.... Aver potuto mostrare a tutta la scuola e a tutti i miei compagni di classe,(a cui avevo tanto parlato di ciò) l'eventuale cortometraggio che tanto avrei sognato di realizzare in gruppo con tutti i partecipanti del corso di cinema.
    Purtroppo questo non è stato possibile.....
    Non nego la possibilità che un giorno possa portare avanti questa mia occasione mancata,ma non so se sarà la stessa cosa che se la avessi attuata quest'anno.
    In conclusione spero come tutti,la possibilità di fare tornare tutto alla normalità e che tutti possano tornare a essere più felici possibile,ma spero anche un giorno di potere tornare ad avere il permesso di abbracciare intensamente tutti i miei amici e le mie amiche, perché solo in questo modo si potrà fare trionfare il sentimento di amicizia e di conseguenza di fare in modo che questo lungo percorso sia servito a qualcosa.
     
    Federico Nencioni, studente 5H, 20 aprile 2020