Quando accendo la TV vedo tante persone che mostrano al mondo quanto siano speciali perché capaci di fare cose particolari, come i partecipanti di Amici, X Factor, Italia’s Got Talent e programmi simili.
Sembra che lo scopo della vita sia avere delle doti particolari e dimostrarlo raggiungendo il successo. Chiunque non sia particolarmente bravo viene automaticamente escluso ed è un vincente solo il più capace di tutti.
La competizione spietata sembra essere il modello promosso dalla televisione e dalla società che premia solo il più forte, anche se privo di scrupoli.
Ora parliamo di Maradona, uno dei più grandi geni del pallone, un talento eccezionale.
Partendo da niente è diventato uno dei più grandi campioni di calcio del mondo.
Grazie al suo talento è riuscito a guadagnarsi fama e soldi e, nonostante ciò, non sembrava molto felice e in pace con sé stesso, tanto che è diventato dipendente dalla cocaina. Forse è stata proprio la dipendenza a danneggiargli il cuore. Non lo so!
Pensando a lui e alla sua storia, mi chiedo se bastano davvero il talento, il successo e la gloria per essere felici.
Io penso che ognuno debba trovare dentro sé stesso la forza di affrontare la vita, la felicità e la pace.
Non importa se non sei un campione, quello che fai deve renderti soddisfatto anche se non ti porta la gloria.
Per citare un libro famoso direi “io speriamo che me la cavo”!
(Ilaria Pesciullesi, 4C)