Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    Natale 2020

    Questo Natale non sarà come tutti gli altri: quest’anno le persone non faranno le corse per comprare di tutto dai panettoni ai regali, non si potranno fare i grandi cenoni in casa e le nonne impazziranno perché non potranno fare da mangiare per due eserciti.
    È vero, questo Natale lo passeremo stando chiusi in casa, ma possiamo tirare fuori una bella riflessione da questo periodo.
    Ormai abbiamo perso quello che era lo spirito del Natale, le persone consideravano solo il lato “consumista” del Natale, i regali e i grandi cenoni con tutta la famiglia.
    Il fatto che siamo in questa situazione difficile potrebbe invitarci a fare una riflessione su quello che rappresentava il Natale al di là della celebrazione religiosa; era un periodo durante il quale le persone si riunivano e passavano del tempo insieme, sia che fossero in famiglia sia che fossero fra amici.
    Dovrebbe essere un momento di felicità e di condivisione, invece spesso veniva utilizzato solo come momento in cui dare libero sfogo alla voglia di shopping e acquistare qualsiasi cosa pur di farsi i regali.
    Ora che non si possono più vedere i nostri amici e i nostri cari, adesso forse ci renderemo conto di quello che è veramente il Natale, ci mancheranno i pranzi che fino all’anno scorso ci sembravano infiniti, noiosi e pesanti e ci ritroveremo da soli a scartare i regali.
    È proprio vero che riusciamo ad apprezzare qualcosa solo quando non ce l’abbiamo più.

    (Ilaria Pesciullesi, 4C)