Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    Al 2020

    Era il 31 dicembre del 2019 quando insieme a due amiche, in quel loft di Novoli, tra poca sobrietà rimasta e tanta gioia, brindammo all’arrivo del nuovo anno.
    Oggi è nuovamente 31 dicembre e siamo giunti al capolinea del treno2020.
    Scrivo due righe…
    In un momento così drastico, ero riuscita ad essere lì, nuovamente lì... su un aereo che pochi minuti dopo sarebbe decollato e mi avrebbe portato all’attesissima destinazione.
    Ho trascorso in quel NO946 24L più di dodici ore, e alla fine ce l’ho fatta, salita! Con addosso tutta quell’ambaradan, mascherina, tuta protettiva, occhiali giganti e un po’ di ansia immancabile! Ero felice; felice perché questo giorno lo attendevo da tanto, dal 21 ottobre quando avevo preso istintivamente la decisione di voler andare in Cina, malgrado fossi ritornata a Firenze da poco più di un mese (dopo 9 mesi di Cina, partita per un semplice viaggetto per il Capodanno cinese e rimasta bloccata laggiù a causa del Covid). Diversamente dal viaggio dello scorso gennaio, questo è stato diverso, più avventuroso ed intenso. La decisione era presa!
    Un detto cinese dice “i piani non riescono mai a stare al passo con gli imprevisti” direi che nel mio caso è azzeccatissimo... perché chi avrebbe mai pensato che un paese a me totalmente sconosciuto (la Cina) un giorno sarebbe potuto diventare la mia casa? È vero, ho gli occhi a mandorla, ma fino a poco tempo fa mi sentivo più italiana che cinese.
    Ma la vita è così... sorprendentemente sorprendente!
    Avrei aperto un altro capitolo della mia vita, questa volta dall’altra parte del pianeta; non vedevo assolutamente l’ora.
    Ho lasciato in Italia, in particolar modo a Firenze, un enorme pezzo del mio cuore.
    Non ci sono parole per descrivere quanta gratitudine io abbia e quanto affetto questa città mi abbia regalato in questi ultimi sei anni... in cui tra crisi e sorrisi ho vissuto i migliori momenti della mia vita e, malgrado l’abbia vista e stravista, la troverò sempre affascinante nella sua “piccolezza”.
    Mai e poi mai avrei immaginato che il mio viaggio in Italia sarebbe terminato così presto: “mai dire mai”?
    Appena gli assembramenti saranno di nuovo possibili,
    ritornerò,
    a far visita alle persone a cui voglio un immenso bene;
    promesso.
    A presto Firenze,
    A presto Italia! 

    La vostra Elena

    (Elena Chen, ex studentessa 5I)