Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    Calcio, metafora di vita

    Calcio, il mio sport!! Lo sport di tanti. Calcio, uno degli sport più amati, lo sport di tutti. Gioco a calcio da quando ero molto piccolo e da quel mio primo giorno di tanto tempo fa non ho più smesso. Ricordo ancora l’emozione di quando sono entrato per la prima volta in quel campo verde che ancora oggi mi affascina e mi tiene in tensione ogni volta che, insieme alla mia squadra, mi preparo per una partita.
    In questo periodo il calcio è in standby. Ma tranquilli, tornerà e tornerà ancora più avvincente!
    Durante tutti questi anni ho avuto molti infortuni, un gomito, una tibia… ma niente è riuscito a farmi abbandonare questo sport; anzi, sono riuscito ad apprezzarlo ancora di più grazie a tutte queste cadute. Rientrare dopo un infortunio ti fa sentire forte.  Mi piace fare calcio e mi piace anche vedere il calcio; andare allo stadio insieme agli amici, seguirlo in Tv… e proprio mentre guardo in televisione giocare la mia squadra o le altre squadre, mi viene spesso di fare il confronto tra noi “dilettanti” e i giocatori “veri”, quelli pagati per giocare, che purtroppo non sempre si impegnano abbastanza.
    Quando penso al calcio, penso a parole come FRATELLANZA, EMPATIA ma anche COMPETIZIONE, RABBIA, GIOIA e soprattutto PASSIONE. Parole che racchiudono la mia esperienza di calcio, parole di vita. Sembrerò un po’ banale o un po’ sdolcinato ma alla fine il calcio mi ha stravolto la vita e me l’ha cambiata in meglio, perché alla fine il calcio è un po’ come una metafora di vita, si casca tante volte, ma ci si rialza migliori e più forti.
    Ho avuto tanti compagni di squadra, tanti ragazzi come me, tanti ragazzi della mia età e da ognuno di loro ho imparato qualcosa che mi ha arricchito come persona. Tanti compagni, tanti ragazzi che porterò sempre nel mio cuore e di cui non mi scorderò mai perché abbiamo vissuto giorni indimenticabili, da soli, soli con il nostro MISTER.
    C’è e ci sarà sempre tanta competizione in questo sport, ma ciò che ho capito è che si può aspettare, sì aspettare, perché arriverà sempre il nostro momento.
    Non ci resta che sorridere.

    (Niccolò Brunori, 3D)