Avete mai sentito gli anziani dire che “i giovani di oggi non sono più come quelli di una volta”? Magari sull’autobus, in tramvia o semplicemente quando andate a fare una passeggiata fuori? A volte si sentono queste persone lamentarsi di come la gioventù odierna sia diversa e “peggiore” di quella di una volta.
Il problema però non è questo: il problema è l’ipocrisia perché queste sono le stesse persone che si permettono di essere maleducati con i ragazzi più giovani e trattarli come vogliono.
Mi è capitato un po’ di tempo fa di essere andata a fare la spesa: ero per conto mio, avevo tante cose da imbustare e quindi ci stavo mettendo un po’ di tempo, quando un signore “diversamente giovane” si è rivolto a me in modo arrogante e sgarbato per dirmi che dovevo sbrigarmi.
Perfino la commessa si è sentita in dovere di difendermi. Chissà quali impegni improrogabili avrà mai avuto questo pensionato al quale ho fatto perdere ben 2 minuti di tempo…
Ma anche se avesse avuto degli impegni importantissimi, niente giustifica la maleducazione e la prepotenza. Penso che la maleducazione sia un tratto di una persona che esiste a prescindere dall’età.
Anche se dietro di me avessi avuto la persona più importante del mondo, non avrebbe comunque avuto il diritto di trattarmi male.
Alcuni anziani si lamentano dei giovani, che non hanno voglia di imparare niente da loro e dalla loro ricca esperienza… e sarebbe questo atteggiamento arrogante quello che vorrebbero insegnarci?
La mancanza di rispetto sembra essere di moda ed è presente non solo nelle nuove generazioni, ma anche nelle vecchie.
Il rispetto per il prossimo è un valore che sta alla base di una società civile e dovrebbe essere insegnato fin da bambini sia in famiglia che a scuola e nei luoghi di lavoro.
Purtroppo, è l’egoismo il valore che si impara per primo, l’intolleranza regna sovrana e ognuno cerca di prevalere sul prossimo.
(Ilaria Pesciullesi, 4C)