È cresciuto da solo.
Ha imparato a difendersi, con le parole o con la forza. È stato costretto persino ad impugnare un'arma.
È cresciuto da solo.
Nessuno di quelli che lo circondavano erano interessati a lui. Si rompeva sotto i loro occhi, il suo cuore si sbriciolava in mille pezzi... e nessuno era lì a soccorrerlo.
È cresciuto da solo.
Incubi. La notte era un continuo incubo. Il suo passato, i ricordi d’infanzia, di ciò che è dovuto diventare per sopravvivere... Tutto lo tormentava e non lo faceva dormire.
È cresciuto da solo.
17 anni, quasi 18. Quasi maggiorenne e non si fidava di nessuno.
E poi una luce.
Un ragazzo semplice, innocente, certe volte anche un po' tonto.
Un ragazzo dall'animo buono.
Si è avvicinato, ha preso i cocci del suo cuore e si è messo lì a ricucirli. E non ha voluto niente in cambio.
Lo ha aiutato e basta. Ha teso la sua mano e ha aspettato pazientemente che lui la stringesse.
Gli è rimasto accanto, non per il suo corpo, non perché voleva essere protetto, non per i soldi che quel ragazzo avrebbe potuto avere...
Gli è rimasto accanto perché desiderava salvarlo, proteggerlo da sé stesso.
È cresciuto da solo...?
No. È rimasto un bambino. Un bambino che aveva bisogno di qualcuno.
Di un amico.
L'amicizia, quella vera. Quella disinteressata.
Eiji non voleva nulla da Ash e Ash non ha dovuto dare qualcosa ad Eiji.
Si sono solo incontrati e presi per mano, si sono dati forza a vicenda e hanno affrontato i problemi che si sono presentati. Hanno scherzato e festeggiato insieme, qualche volta hanno litigato e poi fatto la pace...
Hanno fatto amicizia.
Entrambi hanno trovato un vero amico, una di quelle persone che ti porta solo felicità e ti sta accanto sempre, senza volere nulla da te.
(Alice Maestrini, 3H)