Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    Domani è un altro giorno… si vedrà!

    Ognuno di noi vive una vita frenetica oggi, e la stanchezza è ormai una regola. Chi per una dura giornata di lavoro, chi per lo studio, chi ha una famiglia da portare avanti. Siamo sempre troppo indaffarati e questo non ci permette di trascorrere il tempo come lo avevamo progettato. Spesso ci ritroviamo a chiederci “che cosa devo fare?” anche se l’unica cosa che rimarrebbe da fare sarebbe riposarsi sul divano, con una copertina per scaldarci e televisione accesa. Ma torna sempre in testa la domanda: ho fatto tutto? Si, perché non siamo abituati a starcene con le mani in mano. Essendo sempre in movimento è strana la sensazione di potersi riposare e ci assale la paura di esserci dimenticati di fare qualcosa. Ma quando realmente ci fermiamo ecco che ci godiamo appieno quella sensazione di tranquillità e calma, e la mente si discosta dalla frenesia e si gode quell’attimo placido. Questa sensazione, io personalmente, la provo quando riesco a starmene fuori con gli amici, con gli occhi volti al cielo e respiro aria di serenità; il corpo si alleggerisce e i pensieri si allontanano. La mente così libera inizia finalmente a lavorare su cose piacevoli e mi ritrovo a ipotizzare il mio futuro, a cosa vorrò fare da adulto, e con chi lo farò. Penso ai miei progetti futuri. L’aria che mi accarezza assomiglia ad una voce pacata portatrice di dolci pensieri su come sarò da grande, se sarò capace di trovare il mio giusto posto nel mondo adulto, se mai avrò una famiglia…
    Ma poi mi assale il pensiero di dover abbandonare questa leggerezza e tornare alla vita monotona e frenetica di tutti i giorni, e allora mi faccio coccolare dal pensiero che prima che arrivi Domani devo sempre tornare a casa, quel piccolo nucleo sociale caldo e rassicurante capace di farmi ridere e scherzare anche dopo un giorno estenuante.
    Insomma, qualche volta staccare e godersi la vita e il proprio tempo è salutare, sia a livello fisico che mentale. Purtroppo, spesso è solo un attimo e con uno schiocco di dita ti ritrovi a dover affrontare una nuova giornata strapiena. Dovremmo più spesso dire: Domani è un altro giorno …. si vedrà!

    (Mirco Nelli, 3D)