Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    Cari compagni, tranquilli

    Studio, ripeto, mi confronto. Ripeto.
    Vado alla cattedra, respiro... Vuoto.
    Perché sono qui? Mi gira la testa, che mi sta succedendo?
    Posso piangere? No, faccio una figuraccia, ho il professore davanti e altri 23 ragazzi che stanno aspettando che io parli. Posso fare scena muta? Assolutamente no, non posso permettermi un brutto voto. I miei pensieri, durati un millesimo di secondo, vengono interrotti: "Yas tranquilla, prenditi 2 minuti, bevi un po' d'acqua, respira e riparti, sei brava e ce la fai."
    Prof, riesce a capirmi? Forse non ho fatto una gran figuraccia, ho studiato cavolo!
    Questi sono i tremila pensieri che ci frullano per la testa quando abbiamo un blocco, un ostacolo davanti chiamato emozione. Tutti abbiamo provato queste sensazioni, e sono proprio queste che ci rendono vivi.
    Chissà se non avessi avuto quel professore davanti cosa sarebbe successo, forse adesso avrei un 4 nel registro e ancora più ansia prima di affrontare qualsiasi prova.
    Questo rispondo a coloro che dicono "è solo scuola". SOLO scuola. La scuola è maestra di vita e tutti coloro che la abitano ne sono protagonisti, pronti a prendere parte anche della vita altrui, coscienti del fatto che un passo sbagliato possa mettere a repentaglio il percorso dell'altro. Ogni persona all'interno di essa ha un ruolo, c'è il professore simpatico, la compagna silenziosa, il custode che è ormai diventato il tuo migliore amico e compagno di merende. Mi ricorderò di ognuno di loro, quando parlerò della mia scuola ai miei figli. Cari giovani compagni di scuola, non preoccupatevi, vivete questi anni come i migliori della vostra vita, nonostante tutti gli ostacoli che troverete, proprio come il vuoto totale davanti al professore dopo una settimana di studio. Non preoccupatevi. Non sarete mai quel voto; ma ringraziate per quello, con un sorriso sulla faccia… consapevoli che sarà proprio quello lo stimolo che vi spronerà per la successiva prova, che sia una verifica, un'interrogazione, il primo esame all'università o un colloquio di lavoro.
    Cari compagni, non preoccupatevi.

    (Yasmine Atil, 5D)