Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    Più efficace delle parole: la comunicazione non verbale

    “Ehi Liam, hai notato come mi guarda Clarice? Non sembra anche a te che dai suoi occhi provenga qualcosa?”
    “Io non ho notato nulla, Clarice usa gli occhi abbondantemente, alle volte anche in maniera impropria.”
    “In maniera impropria? In che senso?”
    “Clarice scruta le persone, le segue con lo sguardo e le fa tutte sue. Io più volte mi sono sentito osservato, monitorato dai suoi occhi mai sfuggenti, sempre attenti ai particolari ed alle piccolezze che si insinuano nei gesti più semplici. A volte il suo modo di fare mi costringe. Mi sento costretto perché costantemente sento di dover fare attenzione ai miei movimenti, a far sì che essi non appaiano per quello che non sono e che le mie espressioni facciali non mi tradiscano.”
    “Perché tradirti? Se dentro di te senti scoppiare una gran tristezza, perché non lasciarla trasparire? Sono le emozioni a comporci, pezzettino per pezzettino e ad elevare noi come esseri umani non fini a sé stessi, ma pieni di valore. Esprimerle ed emozionare, riuscire a tirarle fuori senza pronunciare neanche una parola deve essere un grande dono.”
    “Grande dono sì, di cui bisogna saperne fare uso. Tante volte non capisco sai, non riesco a comprendere come sia in grado di relazionarsi col mondo una persona sì timida ed introversa. Clarice non esce, lei non gioca e non si fa trasportare da nessuna corrente, eppure è così incastonata al mondo, tanto da emergere su tutto e tutti.”
    “Clarice nasconde un universo fatto di tanti colori dietro a quel sorriso silenzioso che pronunciano le sue labbra. Clarice è tante cose, una diversa dall’altra ed essa riesce a farne trasparire il significato più profondo attraverso i suoi più semplici gesti.”
    “Liam, io capisco che non sia facile per lei consolidare il suo posto nel mondo, farsi avanti nella vita, ma non trovo come l’osservare i miei movimenti in dettaglio possa aiutarla. E poi, come fa il suo sguardo ad essere così potente, così penetrante? È strano sai, ogni volta che i suoi occhi si posano su di me io mi sento come nudo.”
    “È proprio questo a fare di lei una persona fuori dal comune, è proprio questo a renderla speciale. Edo, Clarice non parla ed i suoi occhi sono la sua arma più grande.”

    (Giada Coveri, 3D)