È tutto iniziato quando mio fratello ha voluto provarsi la febbre perché “sentiva freddo, gli starà venendo qualcosa?”
Qualche ora dopo gli è venuta la febbre, niente di cui preoccuparsi, non è la prima volta che ce l’ha.
Il giorno dopo non ha quasi più niente, sarà stata semplice influenza.
Deve ritornare a scuola, meglio andare a farsi il tampone.
Abito insieme a mio fratello, inizio ad ammalarmi anche io, anche la mia sarà semplice influenza, passerà.
Il risultato di mio fratello arriva: positivo a bassa carica.
Mio fratello non se lo aspettava e neanche mia madre: se ho qualcosa me lo ha attaccato mio fratello.
In classe di mio fratello scoppia la caccia all’infetto: dove si è ammalato?
Come l’ha preso il Covid?
Gliel’ha attaccato qualcuno?
Il Covid lo ha preso a scuola o quando si è abbassato la mascherina per mangiare il gelato?
Sembra di giocare a Cluedo dove stavolta bisogna trovare l’untore invece dell’assassino.
Sono andata oggi a fare (per la terza volta) il tampone, ma sono tranquilla: tanto ormai sono malata, a parte prendere la tachipirina e qualche Oki non posso fare tanto.
Diciamo che adesso non è la migliore delle situazioni in casa mia: mia madre è abbastanza in ansia per l’esito del mio (ennesimo) tampone e mio fratello ha paura che gli succeda qualcosa (è sempre stato abbastanza ipocondriaco).
Anche in classe mia è scoppiato il delirio: anche un’altra ragazza in classe è risultata positiva, i miei compagni hanno paura ad andare a scuola e sono ansiosi di vedere il mio risultato visto che l’ultima volta che mi hanno visto è stato da poco.
Tutti vorrebbero sapere chi ha attaccato il Covid a chi, ma io sono tranquilla: ho 17 anni, non sono un soggetto a rischio e spero di non aggravarmi e di guarire velocemente come mio fratello.
Anche se scoprissi chi me l’ha attaccata (o chi ce l’ha attaccata), ormai l’ho presa.
Anche altre famiglie sono nella stessa situazione, siamo in una grande partita di Cluedo, lo scopo è acciuffare l’untore come durante l’epidemia di peste del 1600.
È proprio vero che la storia si ripete… noi esseri umani non cambieremo mai.
(Ilaria Pesciullesi, 4C)