Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    Vivi e lascia vivere

    Non ho molte certezze nella vita, praticamente nessuna, ma se dovessi sceglierne una… penso che mi affiderei al mio motto: vivi e lascia vivere. Forse viene definito più come un detto, comunque la categoria in cui rientra non è importante, ciò che conta è il messaggio. Mi sono spesso chiesta quale piacere trovassero le persone nel condizionare le vite degli altri, perché preferissero giudicare e imporre le proprie ideologie su altre persone, piuttosto che pensare a sé stessi. Forse è un sintomo di estrema insicurezza, un odio infondato che si è creato nel tempo, una forma di vendetta o invidia oppure un modo di fare ereditario... davvero non conosco la causa, ma non mi sembra una scusa plausibile. Penso, però, che spesso dimentichiamo di guardarci allo specchio o non riconosciamo a fondo il nostro riflesso, “forse è per questo che è importante ricaricare, così da non vedere la nostra faccia triste nello schermo nero, non vi pare?”. Il 'vivi e lascia vivere' è più che un modo di dire, è un concetto che implica l'attuazione di un rapporto ambivalente e reciproco dove si stanno considerando alcune premesse non da poco, prima fra tutte… vivere, una gran cosa, bravo chi tutti i giorni ci riesce e non sto parlando di sopravvivere, parlo di vivere. Bisognerebbe impararne la differenza. In realtà scrivendo mi sono accorta che il 'lascia vivere' non è nemmeno più un assioma se si è stati in grado di compiere la precedente premessa, infatti essendo concentrati nel vivere la propria vita al massimo ci si dimentica delle persone che ci circondano, di come sono o non sono ed ecco, quindi, che la seconda parte è diventata necessaria e autonoma. Ovviamente, mi sento di specificare che non sto cercando di incitare al completo menefreghismo e all'egoismo, di quello è già pieno il mondo, mi riferisco ad una particolare categoria di persone e al concetto generale della filosofia del 'vivi e lascia vivere'. Ne parlo genuinamente, perché ammetto di non capire il motivo per cui è così poco applicata o generalmente sottovalutata. Io l'ho sempre trovata molto interessante ed intelligente. Immagino che il motivo si possa individuare principalmente nell'educazione a cui siamo imposti, nel tipo di governo in cui viviamo. La democrazia è cosa buona e bella, non c'è dubbio, ma è sempre uno spartiacque che in qualche modo porta le persone al giudizio involontario, occhiatacce, discorsi alle spalle e, ammettiamolo, delusione e generale scontentezza. Ironico come da quando sono nata la maggioranza dei miei connazionali non si è mai trovata soddisfatta con il partito da loro stessi eletto. Può essere che continuiamo a votarli perché ci sono sempre e solo gli stessi, e quindi ci si accontenta per poi intascare l'ennesima delusione quando finiscono per non mantenere le loro promesse. Dubito che questo fosse il tipo di repubblica per la quale i nostri avi si sono battuti. Tuttavia, ho capito che è una battaglia persa potersi immaginare il concetto di 'vivi e lascia vivere' come realmente applicabile, mi basta guardarmi intorno.

    (Gaia Pisanello, 3M)