Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    Il nostro libro

    Vi è mai capitato di sfogliare tra le pagine della vostra vita e di soffermarvi a pensare ai momenti passati, alle cose che abbiamo fatto e alle cose che avremmo potuto fare

    A me è capitato più volte, ma credo anche a voi. Credo succeda un po’a tutti

    È una cosa che mi ha fatto crescere, che mi ha fatto riflettere su cose mai provate o mai fatte, su cose che avrei voluto cambiare se avessi avuto la possibilità di tornare indietro.

    Se ci pensate solo un attimo, le pagine della nostra vita sono scritte ogni giorno, ogni mattina che ci alziamo dal letto, così per tutta la giornata. È tutto così naturale, tutto cosi automatico.

    Ognuno ha il suo libro personale, un libro che ci portiamo dietro in tutte le situazioni, in tutti gli istanti della nostra giornata.

    Ciò che viene impresso sopra, pagina dopo pagina, dipende solo da noi.

    Non dipende da nessun altro.

    A volte però, quando ci capita qualcosa di brutto o spiacevole, ci viene voglia di buttare via questo libro, di strappare qualche pagina o anche tutte, perfino la sua copertina.

    Per fortuna, però, non è sempre così… perché ci rendiamo conto che il nostro libro ha un senso solo nella sua completezza con le pagine che ricordano momenti belli e quelle che ricordano momenti di maggiore difficoltà.

    Ci servirebbe forse un libro più grande per scrivere le cose belle e spensierate, ma non ci sarebbe più un equilibrio, il giusto equilibrio della vita di ognuno di noi.

    Io sono riuscito a comprenderlo finalmente questo equilibro, ed è anche grazie a questo se ora sono qui a scrivere una bella pagina da collocare nel mio libro personale.

    C’è voluto del tempo per capirlo, ma cominciare a comprendere è stato un momento importante ed entusiasmante.

    Tutti avrebbero bisogno di cogliere questa occasione per capire quanto bene può fare, quanta sicurezza può dare il conservare gelosamente nel nostro libro anche le pagine più buie, le più scure del racconto.

    Impariamo tutti a non vergognarci di leggere il nostro libro davanti a tutti, di leggere soprattutto le pagine che non vorremmo mai leggere della nostra storia.

    Ci aiuta a crescere.

    Ci aiuta a confrontarsi con gli altri su cosa è sbagliato o no.

    Ci aiuta a non giudicare più un libro dalla copertina, perché non si può mai sapere cosa è possibile trovare dentro il racconto di una vita.

    Giudicare un libro o una vita solo dalla copertina, dall’apparenza, senza neanche aprirlo, non è giusto e per questo potremmo perderci chissà quali sorprese

    Impariamo tutti insieme a dare il giusto peso alle parole; le pagine che vengono trascritte sono frutto della nostra fantasia, della nostra curiosità, della nostra felicità.

    Non appartengono a nessun altro, solo ad ognuno di noi.

    Non scordiamocelo mai!

    Niccolò Brunori, 4D