vorrei arrivare
ad un giorno di maggio dei miei trent’anni
e ritrovarti
su un prato verde al sole
o su un marciapiede di una grande città europea ad aspettare l’autobus
e trovare sempre lo stesso sguardo
che mi ricordavo
che mi guarda dentro
e capisce
comprende
vorrei ritrovarti
con le tue crisi
i tuoi pensieri senza fine
la canzone del pane
e le lacrime agli occhi
con tanti graffi addosso
cambiato
ma sempre lo stesso
vorrei arrivare ad un giorno di maggio dei miei trent’anni
e rassicurarti
e credere nei tuoi progetti
e poterti salutare ancora una volta
prima di andare
prima di concludere il mio percorso
con un fiore in bocca
e il sole negli occhi
la tua allergia
e la nostra canzone
gli ultimi 7 secondi
e sparisco
richiamami tra 10 anni
piangiamo insieme pensando alle cose belle della nostra vita
lasciami le tue lacrime sul cuscino
scendiamo le scale di casa mia insieme
andiamo in quel posto dove non abbiamo mai trovato il tempo di andare
porta una moka
e poi salutami
e dimmi
a domani
anche se domani non ci sarò più.
Svetlana Innocenti, 5M