Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    UNA COME TE

    Troppe volte ho detto “va tutto bene”, anche quando andava tutto storto, ma fortunatamente te eri sempre lì che capivi veramente come stessi e cosa avessi dentro, anche se a volte riesco a fingere talmente bene che nessuno, o quasi, riesce a capirlo.
    Però, tu mi capivi e mi capisci, più di quanto riesca a farlo io.
    È una sensazione bellissima e indescrivibile, pensare che qualcuno là fuori ti conosce e ti comprende talmente bene da poter dire tutto o niente, ma sapere che lei riuscirà sempre a leggere ogni tuo pensiero, ogni tuo sguardo, ogni tuo silenzio.
    Non sei un’amica speciale, questa è una definizione troppo banale e scontata per te; Tu sei il mio punto di riferimento, Tu sei la spalla su cui piangere, Tu sei ciò di cui ho bisogno.
    O meglio, tu sei il mio sole. Sei capace di illuminare ogni mia debolezza e ogni mia fragilità, riuscendo a dare luce anche ai lati più scuri in me.
    Sei capace di decifrare ogni mio indugio, ogni mio dubbio, ogni mia paranoia, e sei sempre pronta ad aiutarmi, dimenticandoti e mettendoti da parte a volte, pur di rendere felice me.
    Forse, tutto ciò che tu sei stata per me, a volte, io non lo sono stata per te, perché spesso sono troppo immersa in me stessa e nella mia incomprensione che non riesco a capire i tuoi momenti di sconforto, ma soprattutto non riesco a capacitarmi del fatto che qualcuno abbia bisogno di me, perché ho sempre pensato di essere irrilevante e secondaria per gli altri; ma non per te.
    Vi auguro di trovare una persona così nella vita, perché tutti hanno bisogno di una come te, che nonostante tutto resta sempre al tuo fianco, mentre tutti vanno via.

    Mirea Cerini, 3D