È Natale, mia nonna regala un telefono nuovo a mio nonno e nel biglietto scrive “Spero che ti piaccia, ma ricorda che in casa ci sono anch’io”.
Questa frase mi ha fatto riflettere… molto.
Trascorriamo ore e ore dietro ad uno schermo, scordandoci molte volte che attorno a noi ci sono parenti, amici, persone.
Sono consapevole, i cellulari, ormai “multiuso”, rappresentano sicuramente un vantaggio per tutti noi, ma ciò non deve influire sul nostro comportamento, sul nostro essere “umani”.
Come tali, abbiamo bisogno di relazioni reali, di vivere emozioni e di provare sentimenti.
Guardare continuamente il cellulare, ci distoglie dalla vita che scorre fuori, ci perdiamo tutto ciò che accade intorno a noi, e soprattutto non riusciamo a cogliere le emozioni che gli altri sono in grado di trasmetterci.
Parlare, ridere, piangere, confrontarsi sono parti integranti dei nostri legami, della nostra vita, quella vera; parti che non possiamo sostituire in nessun modo, tanto meno con un cellulare.
Spesso ciò che cerchiamo dentro quella “scatoletta elettronica” lo abbiamo a portata di mano, ma siamo troppo distratti dalla bellezza virtuale, per riuscire a vivere e ad osservare la differente e superiore bellezza della realtà, che mio nonno può facilmente trovare guardando negli occhi sua moglie.
Mirea Cerini, 4D