Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    Ansia

    Ansia, una parola che alla lettura e all’apparenza sembra di facile comprensione e definizione.
    Ansia, una parola semplice, ma che accoglie all’interno una molteplicità di emozioni, di sentimenti collegati a tanti tipi di preoccupazione.
    Per quanto mi riguarda, sono consapevole di essere una persona ansiosa, ma fino a poco tempo fa credevo che ci fossero solo aspetti negativi nell’esserlo.
    Vi assicuro che è possibile trovare degli aspetti positivi anche in situazioni di vita dove l’ansia tende a prevalere su tutto il resto.
    Credo di esserci nato in questo modo e di essere stato ansioso fin dai primi istanti della mia vita.
    Negli anni l’ansia mi ha sempre fatto compagnia, anche se la maggior parte delle volte era un po’ troppo. Ad un certo punto, ho compreso come gestirla, ho capito come curare questa emozione del mio cuore. Sono state troppe le volte nelle quali, in questi anni, l’ansia mi ha ostacolato, mi ha quasi fatto perdere il respiro, mi ha praticamente bloccato nelle relazioni con gli altri.
    La paura di mostrarsi era troppo grande e, di conseguenza, era troppo forte l’ansia del doversi mettere in gioco, di porsi al centro dell’attenzione, del mostrare il mio vero “io” agli occhi degli altri.
    Tutto ad un tratto, però, un giorno, ho aperto gli occhi sul mondo e ho capito quanto fosse assurda la situazione. Stavo veramente rischiando di perdermi delle bellissime opportunità di vita vera solo per colpa di questa emozione, che mi stava lentamente bloccando come una rete invisibile.
    Mi sono reso conto di quanto fosse pericoloso farsi isolare in una bolla, una bolla che appena toccava l’esterno si bucava e si sgonfiava fino a toccare terra per poi rigonfiarsi nuovamente.
    Non è stato affatto semplice, ma ho imparato a conviverci e anche a batterla sul tempo.
    Ho imparato a gestire le mie relazioni con gli altri, nel pormi con gli altri senza avere paura di essere ferito e deriso.
    Ho imparato che può essere bellissimo mostrare il proprio “io” alle altre persone, senza avere la paura di essere giudicato per qualsiasi cosa.
    Il mio consiglio è di godersi tutti gli attimi della giornata, così come arrivano.
    Si può essere ansiosi sicuramente prima di un esame, di una interrogazione, di una partita, ma bisogna esserlo nel modo giusto.
    L’ansia nel voler fare bene le cose ci deve essere sempre, perché è indice del nostro interesse e della nostra passione, ma tutto il resto lasciamolo lontano da noi e dalla nostra vita.

    Niccolò Brunori, 4D