Ci sono momenti in cui ho bisogno di stare sola, di pensare a me e alle cose che mi fanno stare bene, poi, però, finisce che mi perdo nei miei pensieri e non riesco più a uscirne.
Probabilmente, restando sola con me stessa, rimango ancora di più intrappolata nelle mie riflessioni, senza riuscire a venirne fuori; come se fossi in mezzo al mare cercando di venire a galla con il peso di un macigno legato ai piedi.
Nel mio caso, il macigno è fatto di paranoie, paure, angosce, incertezze; sono tutte parti di me che difficilmente faccio vedere agli altri, un po' perché non voglio appesantire nessuno e un po' per paura di non essere capita.
Poi mi fermo a riflettere e mi rendo conto che tutti questi timori, questi turbamenti, non li ho solo io; ognuno di noi si porta dentro delle sofferenze, dei pesi che piano piano tentano di spingerci sul fondo.
Caricare gli altri dei miei problemi non fa parte di me ed è per questo motivo che fino a poco tempo fa preferivo isolarmi e risolvere in solitudine.
Col tempo ho però compreso che condividere… alleggerisce.
Giusto per concludere la mia metafora: un macigno sollevato da più mani diventa una piuma che sul mare galleggia.
Mirea Cerini, 3D