Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    Rabbia repressa

    A chi non è mai capitato di voler vomitare tutte le cose brutte che tiene dentro sulla prima persona che gli capita davanti? Penso sia successo a tutti. Hai quella sensazione di essere arrivato al limite di stress, di essere schiacciato da tutti gli avvenimenti. Hai mille emozioni contrastanti che dentro di te scatenano un putiferio e ti fanno scoppiare alla prima osservazione esterna. Pensiamo ai genitori, le prime persone contro le quali ci scagliamo quando abbiamo dei momenti no o una giornata pessima. Loro sono lì a incassare le nostre peggiori risposte e a sopportare i nostri atteggiamenti immaturi. Penso, però, che sia anche un periodo della nostra vita: l’adolescenza; periodo in cui avvengono dei cambiamenti radicali. E puntualmente le persone che prendono solo il peggio di noi chi sono? I genitori. A loro spetta sempre una minuscola parte del meglio di noi. È vero, a volte non comprendono alcuni dei nostri atteggiamenti, ritenendoli eccessivi o inadeguati. L’unica cosa che chiediamo loro è di aspettarci, perché “noi dopo questo periodo ritorniamo nel mondo reale”. Abbiate pazienza e cercate di comprendere questi comportamenti inconsapevoli. È il momento in cui facciamo esperienze, il periodo delle prime volte, in cui inizi ad esplorare e scoprire cose nuove. Diventiamo sempre più autonomi acquisendo più libertà, concessa da voi genitori… è tutto nuovo. L’adolescenza per me è una figata, ti vivi a pieno la vita senza molte preoccupazioni, ma allo stesso tempo hai quella vocina nella testa che ti dice di essere responsabile. È tutto un equilibrio perfetto ma che prima o poi svanirà, facendoci entrare definitivamente nel mondo degli adulti. Forse, come spesso sentiamo dire, ripenseremo con nostalgia a questi anni, però potremo guardarci indietro riportando alla mente gli aspetti meravigliosi che la giovinezza ci ha donato. Viviamo a pieno questo periodo perché è il più bello e intenso della nostra vita. Se non viviamo energicamente adesso, ho paura che non lo faremo più o magari che in futuro avremo dei rimpianti e io nella mia vita non ne voglio avere. Adesso è il momento di urlare al mondo intero che noi adolescenti siamo qua e abbiamo quell’energia che ci dà la voglia di spaccare il mondo; siamo pieni di vita e questa sensazione di sentirmi viva al 100% la voglio portare con me per il resto del mio cammino. Perché si può crescere, rimanendo “ragazzini” dentro. L’entusiasmo serve a tutte le età.
    Che figata la vita!

    Irene Calà, 3D