Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    Anestesia

    Avete presente quando il vostro cervello sembra anestetizzato e quindi non trova interessante nessuna cosa, neanche quelle che prima gli piacevano e lo divertivano? Non ha idee e non riesce a fare niente. Questa sono io adesso. Adesso sono stanca.

    Adesso sono in un costante stato di “noia”, non riesco a fare niente e le cose che fino a poco tempo fa mi divertivano adesso non mi fanno né caldo né freddo. Sono consapevole che questo è solo un periodo (e menomale!) però è davvero una scocciatura.
    I miei familiari mi dicono che ho diritto anch’io ad annoiarmi e a non pensare sempre agli altri. È vero, anche io ho diritto a non fare niente per un po’ e pensare a me; il problema è che sono una pensatrice nata, se non faccio qualcosa ogni 5 secondi sto male. Se prendo una pausa e penso a me stessa per 2 minuti penso di essere un’egoista, una persona utile come un orso polare nella savana che sta perdendo minuti preziosi della sua vita. Il cervello anestetizzato non è la cosa più bella che mi possa capitare. L’unica cosa che posso fare, forse, è forzarmi a fare quelle cose che mi divertivano.
    Sto provando a fare degli esperimenti con l’acqua per fare dei gadget da gioco di ruolo dal vivo e piano piano credo di sentirmi meglio, continuerò a sentirmi meglio se questi esperimenti funzionano.
    La situazione è un po’ come quando sei stanco e vuoi dormire, ma la mamma ti sveglia perché devi andare a scuola, solo che adesso io faccio il ruolo della mamma e sto forzando il mio cervello a svegliarsi.

    Ilaria Pesciullesi, 5C