Come usciremo da tutto questo? Come usciremo da questo periodo? Mi chiedo in questi giorni.
Domande alle quali non riesco proprio a dare una riposta.
Non riesco proprio.
Non voglio passare come drammatico, ma credo che ormai questi due ultimi anni ci abbiano definitivamente trasformato, come se avessero congelato le nostre vite con scadenza a tempo indeterminato.
Ci siamo abituati purtroppo a vivere una vita totalmente diversa da quella di prima, nonostante gli sforzi di ciascuno di noi a recuperare qualcosa rimasto nel passato.
Ho la netta sensazione che quella che stiamo vivendo sia una realtà così diversa da quella che abbiamo vissuto in precedenza, quasi da non ricordarcene neanche.
Tutto ciò mi preoccupa, però allo stesso tempo mi fa vivere il presente con il sorriso.
Mi preoccupa il cambiamento dei nostri stili di vita, dei nostri caratteri e personalità, del nostro aspetto fisico che non è da trascurare perché incide molto anche sull’aspetto psicologico.
Vivo il presente con il sorriso perché sono curioso di ciò che ha in serbo per noi il futuro.
Vivo il presente per pensare al futuro e fare ogni tanto un tuffo nel passato per vedere quel Niccolò.
Il Niccolò di due anni fa. Una persona che messa confronto al me di adesso, non riuscirei neanche a immaginare come fratello.
Questo è frutto del cambiamento, del mio cambiamento, del mio percorso di vita.
Il tempo scorre e ci spaventa e a me, in particolare, spaventano molto le sue possibili conseguenze.
Nei momenti più dolorosi di questo periodo ho pensato di non riuscire più a trovarmi e ad essere me stesso. Adesso, però, mi sveglio al mattino e penso a quanto sono fortunato.
Può sembrare una frase banale e scontata, ma vi assicuro che non lo è.
Mi sento fortunato perché mi sveglio in un posto sicuro; il mio presente non è fatto di bombardamenti e conflitti. Non oggi, almeno.
Mi sento fortunato perché sento di avere accanto delle persone care che difenderei ad ogni costo da qualunque pericolo.
Impariamo a vivere il presente con le persone che ci fanno stare bene e solo così forse un giorno ne usciremo.
Non temete!
Niccoló Brunori, 4D