Il Marco Polo si racconta

    Il Marco Polo si racconta

    L’uomo con il cappello

    Avevo 13/14 anni; ero in un campo estivo in un posto vicino a Torino. Era una delle prime volte che ero in vacanza da “sola” senza i miei genitori; stavo in un appartamentino che condividevo con un’altra ragazza; ero molto emozionata.
    Una notte mi sono svegliata, saranno state le 2 di mattina, perché volevo andare a bere e ho visto una cosa strana. Sopra la porta della mia stanza c’era un vetro e dal vetro ho visto l’ombra di un uomo molto alto con un cappello e una giacca. L’ombra arrivava fino al soffitto. Pensavo fosse davanti alla porta della mia stanza. Ero inquieta, per motivi abbastanza ovvi, quindi ho dovuto chiamare le educatrici che erano con noi, svegliandole nel bel mezzo della notte solo per essere rassicurata e sentirmi dire “non so cosa tu abbia visto, ma sul soffitto e davanti alla porta non c’è assolutamente niente.”
    Ho raccontato questa storia ai miei amici e alcuni di loro mi hanno detto che potrebbe essere stata un’allucinazione della paralisi del sonno. Era sicuramente una sottospecie di allucinazione, ma non credo sia causata dalla paralisi del sonno visto che riuscivo perfettamente a muovermi. Mi è tornata in mente questa storia perché ultimamente ho visto dei video di ragazzi della mia età che raccontano di aver visto quest’uomo; alcuni di loro hanno dato pure un nome alla figura nera con il cappello.
    In realtà l’uomo è tornato, a distanza di anni, a farmi una visita. L’ultima volta risale ad un paio di anni fa. Lui era accanto alla porta di camera mia; io mi sono girata dall’altra parte del letto, impaurita; lui è andato via e non l’ho mai più rivisto.
    Non sono schizofrenica, non so perché ho avuto queste allucinazioni: chissà, forse mia nonna cristiana che fa pranoterapia e la mia famiglia cristiana sapranno dare una spiegazione… forse sono posseduta.

    Ilaria Pesciullesi, 5C