Durante quest’ultimo periodo mi sono sentito in difficoltà verso tutto e con tutti.
Sono sempre stato, fin da piccolino, un ragazzo sereno e sorridente nei confronti della vita.
Anche nei momenti più duri; soprattutto in quelli più duri.
Questa volta, però, è stato tutto così diverso; mi sono sentito per la prima volta come in bilico.
In questi mesi difficili, ho dovuto scegliere, giorno dopo giorno, tra il percorrere una strada piena di difficoltà, ma sicuramente anche ricca di soddisfazioni, e una strada solo apparentemente priva di difficoltà, ma sicuramente deludente su tutti i fronti.
Non mi era mai capitato prima di dover prendere una scelta così importante nella vita e anche adesso, mentre cerco di mettere in ordine le idee, non è facile trasmettere l’importanza di ciò che mi è accaduto. Una scelta che nell’ultimo periodo mi ha fatto riflettere molto su ciò che mi circonda.
Dopo troppo tempo che stavo male, che non riuscivo a esprimermi al cento per cento, ho deciso di mettere da parte tutte quelle cose e tutte quelle persone che mi facevano sentire inadeguato, fuori luogo, in ogni situazione. La verità è che, molto spesso risulta per noi molto più facile pensare che il nostro malessere derivi solo da noi stessi.
Per troppo tempo ho pensato a tutto questo e ho sbagliato.
Il nostro malessere, spesso, non è dovuto solo a noi stessi o alla nostra incapacità di reagire in certe situazioni, ma anche soprattutto ad altri, persone malvagie che ti fanno stare male.
Ho superato finalmente questo periodo con il sorriso e sono felice come non mai.
Ho capito che nella vita si può cadere improvvisamente anche molto violentemente
L’importante è rialzarsi, rialzarsi nel miglior modo possibile e andare avanti.
Tra qualche mese potrò ripensarci e sorridere. Sorridere per aver toccato il fondo e essere stato in grado di rialzarmi; perché ciò che realmente è importante nella vita è ammettere le proprie debolezze e provare a superarle. Non abbiate mai paura di riflettere su voi stessi e su ciò che vi circonda.
Vi farà solo vivere meglio.
Niccolò Brunori, 4D